“Il racconto dei racconti”, di Matteo Garrone, è un film originalissimo e fortemente simbolico, che attinge alla parte più oscura, inquietante e potentemente archetipica delle fiabe, quella che ci permette non tanto di trarre insegnamenti, ma soprattutto di gettare lo sguardo sull’abisso dell’animo umano e sul claustrofobico labirinto dei sentimenti che ci abitano.
Al centro della narrazione l’”amore e il desiderio” nella loro accezione più oscura e meno romantica: passioni che opprimono e trasfigurano i corpi e le esistenze.
Questi temi vengono declinati nei tre episodi narrativi (La cerva fatata, la pulce e la vecchia scorticata), ispirati alle fiabe di Giambattista Basile (tratte dal libro napoletano del ‘600 “Lo Cunto de li Cunti”).
Nel film sono principalmente le immagini e la musica onirica a comunicare e a mescolarsi in un perfetto equilibrio di intensità e di bellezza, come in un incantesimo.
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