Fermarsi e scrivere con carta e penna… dedicare questo tempo a lasciar fluire in parole, sul foglio bianco, i propri pensieri, sentimenti ed esperienze, senza limiti “didattici” o “estetici”, lasciando andare quello che si presenta, con le proprie capacità di scrittura, fa bene a tutte le età e si chiama “scrittura espressiva”.
Abituati a battere su una tastiera o su uno schermo, abbiamo perso l’abitudine a scrivere con carta e penna. Eppure la scrittura è un esercizio utile a elaborare le emozioni. Tenere un “diario” che ci riporti ad una abitudine adolescenziale, scrivere di getto tre pagine la mattina possono essere pratiche che ci ridanno il piacere di tenere una penna in mano e tornare a scrivere, con l’effetto concreto di sentirci meglio, comprendere meglio le nostre emozioni ed essere meno stressati, più felici e più organizzati. Anche la letteratura scientifica concorda sugli effetti della scrittura espressiva a lungo termine nella riduzione dello stress, nel miglioramento della qualità del sonno e nel rendere persino il sistema immunitario più forte.
In sintesi nel migliorare il nostro modo di agire nel mondo e quindi anche le nostre prestazioni e la qualità delle nostre relazioni.
Insieme ad altri percorsi di lavoro personale, la scrittura espressiva aiuta nella gestione di ansia, depressione o nell’affrontare le conseguenze di eventi faticosi o emotivamente impattanti.
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